Il mio NO alla variazione di Bilancio (Consiglio Comunale del 19/06/2018)

Di seguito riporto il mio intervento in Consiglio Comunale del 19 giugno scorso in cui ho espresso pubblicamente il mio dissenso verso alcune scelte del Sindaco ed il mio voto contrario alla variazione di Bilancio proposta.

Buona lettura…

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Signor Presidente, Signori Consiglieri

torno ad intervenire in quest’assise dopo un lungo silenzio…

Lo faccio perché si è arrivati ad un momento importante per questa Amministrazione in cui viene presentata al Consiglio Comunale, e quindi alla Cittadinanza, una variazione al bilancio di previsione per l’anno 2018 approvato solo tre mesi fa.

Una variazione strategica, perché dovrebbe andare a definire con maggior chiarezza e precisione ciò che questa squadra vuol fare nel prossimo triennio ed in particolare nel suo ultimo anno di mandato.

Ho usato appositamente il condizionale perché, ahimè, non ho riscontrato quella chiarezza e quella determinazione che chiedo da tempo e che ritengo fondamentali in questo momento storico e a questo punto del nostro percorso.

Non entro nel merito delle singole voci o delle singole operazioni contabili che caratterizzano questo documento ma voglio soffermarmi sulla programmazione delle opere pubbliche contenuta in questa variazione che, come ho già avuto modo di dire nelle varie riunioni del gruppo di maggioranza, non risponde – secondo me – alle reali esigenze della nostra Cittadinanza ed evidenzia la totale assenza di una linea politica chiara e, soprattutto, condivisa.

Non mi riferisco alle opere e agli interventi che sono comparsi nei piani degli anni precedenti per poi sparire quasi subito dai nostri progetti: i 200.000,00 € di asfaltature che avremmo dovuto fare nel 2016 o i 100.000,00 € per la sistemazione delle strade bianche del 2017.

E neppure alle opere che sono costate di più rispetto alle previsioni o a quelle, come la famosa rotatoria, per la quale abbiamo completamente sbagliato la mira, sottostimandone i costi e gli interventi da fare.

Quello che più mi pesa e mi amareggia è il ritrovarci a meno di un anno dalle elezioni con un Piano delle Opere Pubbliche che nel solo 2018 prevede opere e cantieri da avviare per oltre 1.500.000,00 di euro, per giunta non del tutto coperti. Non solo lo ritengo politicamente azzardato ma anche moralmente scorretto nei confronti delle tante persone che hanno creduto in noi e ci hanno dato fiducia e che ancora aspettano quel cambiamento che gli abbiamo fatto sognare allora ma che oggi ancora non riescono a vedere…

Tutti sappiamo bene infatti che, visto quanto fatto in questi quattro anni e le tante difficoltà incontrate, sarà impossibile portare a compimento tutte le opere messe in elenco; così come sappiamo che è totalmente inutile – oltre che presuntuoso – lasciare progettazioni e indirizzi su cosa fare a chi ci succederà.

Come detto più volte, non è più il momento della programmazione: questo è il momento della concretezza, del pragmatismo, dell’operatività in cui mettere a frutto le somme che abbiamo ferme da anni nelle casse comunali per realizzare qualcosa di utile e necessario per la nostra Comunità. Non è più tempo – se mai lo è stato – di sperperare denaro pubblico in opere belle ma totalmente insignificanti per il nostro tempo.

Tante volte ci siamo confrontanti su questo e altrettante volte mi sono trovato in disaccordo con il Sindaco proprio sul nostro modo di vedere la gestione della “cosa pubblica”, ma ogni volta ho fatto un passo indietro per il bene del gruppo, nella speranza che il tempo ci avrebbe fatto ragionare e ci avrebbe aiutato a ricentrare la nostra azione politica. Anche per questo lo scorso autunno avevo espressamente richiesto una verifica politica che poteva servirci per individuare le priorità e rimettere la barra a dritta del nostro operato per chiudere al meglio la nostra avventura amministrativa.

Mi si disse che non era tempo di verifiche, che queste andavano fatte alla fine e che ora era tempo solo di lavorare a testa bassa…

Eccoci qui, ora, a proporre al Consiglio l’approvazione di una variazione di bilancio che non tiene conto minimamente del nostro confronto in maggioranza ma prosegue imperterrita sulla linea tracciata in solitaria dal Sindaco.

Allora ecco che ricompare una Rotatoria tra via Salaria e via Colombo che, se anche fui io il primo a proporla, oggi non la ritengo più prioritaria, passata da una previsione di 290.000,00 € del 2015 agli attuali 380.000,00 € ma senza una parte importante del progetto che forse le dava più senso.

Un piano che non tiene minimamente conto dei ragionamenti di alcuni di noi sulla pubblica illuminazione, che se solo avessimo deciso di investirci fondi propri per la messa a norma e l’efficientamento oggi staremmo già beneficiando di un risparmio in bolletta e di un conseguente alleggerimento della spesa corrente. Oltre che di un impianto in parte o del tutto a norma.

Un piano che non comprende appieno la criticità delle scuole, con un ampliamento dell’infanzia di Stella che non può essere più rimandato.

Un piano che rischia di vedere passare un’altra estate senza quei dossi e quegli interventi per la sicurezza stradale in vari punti del territorio, di cui parliamo da anni e per i quali abbiamo stanziato delle risorse già dal 2016.

Infine, un’azione amministrativa che fa fatica a mantenere l’esistente; che dimentica di sistemare i marciapiedi di Stella dove è sempre più difficile transitare, specie per anziani e bimbi sui passeggini; che ha perso di vista il decoro del territorio, specie del Centro Storico e che non riesce ad intervenire come dovrebbe sulla viabilità specie nelle zone periferiche del territorio.

Per questo, signor Presidente, dichiaro il mio voto contrario a questa variazione di bilancio con la speranza che la mia voce critica non sia vista come espressione di una mera velleità elettorale o delle manie di protagonismo, ma come uno stimolo a riflettere e a ravvivare un confronto – anche aspro – ma utile e proficuo per ricentrare la nostra azione amministrativa e per dare, forse per la prima volta, le giuste priorità al nostro agire nell’interesse esclusivo del territorio e dei nostri concittadini.

Siamo ancora in tempo. Possiamo farlo. Dobbiamo farlo.

F.to Massimo Narcisi

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